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Cosa Avis
L’Associazione Volontari Italiani del Sangue è un’associazione apartitica, aconfessionale, senza fini di lucro, nata con lo scopo di promuovere la cultura della solidarietà e del dono del sangue come elemento fondamentale di una società che pone al centro la persona ed è costantemente attenta ai bisogni dei malati.
In questo modo AVIS afferma il ruolo centrale del donatore di sangue, quale promotore di un primario servizio socio-sanitario nel sistema trasfusionale e sanitario italiano.
AVIS opera su tutto il territorio nazionale, in armonia con il Servizio Sanitario Nazionale e le istituzioni sanitarie per raggiungere l’autosufficienza di sangue, emocomponenti e plasma derivati, in condizioni di qualità e sicurezza sia per chi dona che per chi riceve.
Insieme a questi obiettivi, AVIS persegue altri scopi fondamentali quali:
- garantire i massimi livelli di sicurezza trasfusionale e la promozione del buon utilizzo del sangue;
- tutelare il diritto alla salute dei donatori e di coloro che hanno necessità di essere sottoposti a terapia trasfusionale;
- promuovere l’informazione e l’educazione sanitaria dei cittadini;
- promuovere lo sviluppo del volontariato e dell’associazionismo;
    In sintesi, AVIS con i suoi volontari esprime nella società una forza positiva che si realizza appieno con la donazione di sangue ma non si esaurisce con questa, contribuendo a diffondere una cultura della gratuità e del dono, di stili di vita sani e positivi, dello sviluppo della società civile per il bene comune.
    Alcuni numeri
    In Italia su 56 milioni di cittadini, dei quali almeno la metà potrebbe donare sangue (per età e per requisiti di salute), solo 1.300.000 sono donatori di sangue.
    Ogni anno in tutto il territorio nazionale si registra una perdita di circa il 10% dei donatori periodici, per raggiunti limiti d’età, per malattie intercorrenti, per trasferimenti all'estero, e per altri mille motivi.
    La prima necessità è il ricambio di questi abbandoni con nuove adesioni alla donazione periodica, ricambio che si riscontra sempre più difficoltoso.
    Infatti li gruppo degli “anziani” che annualmente devono rinunciare alla donazione è significativamente più numeroso delle nuove giovani leve che possono adottare la pratica della donazione.
    Occorre quindi impostare già da oggi una cultura del dovere sociale irrinunciabile di ciascuno per garantire con la trasfusione la cura a tutti i cittadini.
    AVIS dona salute anche al donatore.
    Con  la donazione di sangue si pone in atto, verso se stessi, una  puntuale e periodica pratica di prevenzione della salute. Non si ricorre a controlli medici quando sono evidenti i sintomi di qualche malattia, bensì periodicamente in occasione della donazione quando non ci sono  sospetti e non si evidenziano segni di eventuali malattie.
    I donatori di sangue sono, tra i cittadini, coloro a cui viene offerta gratuitamente una diagnosi precoce ed un eventuale trattamento tempestivo ed efficace della malattia.’Associazione Volontari Italiani del Sangue è un’associazione apartitica, aconfessionale, senza fini di lucro, nata con lo scopo di promuovere la cultura della solidarietà e del dono del sangue come elemento fondamentale di una società che pone al centro la persona ed è costantemente attenta ai bisogni dei malati.
    In questo modo AVIS afferma il ruolo centrale del donatore di sangue, quale promotore di un primario servizio socio-sanitario nel sistema trasfusionale e sanitario italiano.
    AVIS opera su tutto il territorio nazionale, in armonia con il Servizio Sanitario Nazionale e le istituzioni sanitarie per raggiungere l’autosufficienza di sangue, emocomponenti e plasma derivati, in condizioni di qualità e sicurezza sia per chi dona che per chi riceve.
    Insieme a questi obiettivi, AVIS persegue altri scopi fondamentali quali:
    - garantire i massimi livelli di sicurezza trasfusionale e la promozione del buon utilizzo del sangue;
    - tutelare il diritto alla salute dei donatori e di coloro che hanno necessità di essere sottoposti a terapia trasfusionale;
    - promuovere l’informazione e l’educazione sanitaria dei cittadini;
    - promuovere lo sviluppo del volontariato e dell’associazionismo;
      In sintesi, AVIS con i suoi volontari esprime nella società una forza positiva che si realizza appieno con la donazione di sangue ma non si esaurisce con questa, contribuendo a diffondere una cultura della gratuità e del dono, di stili di vita sani e positivi, dello sviluppo della società civile per il bene comune.
      Alcuni numeri
      In Italia su 56 milioni di cittadini, dei quali almeno la metà potrebbe donare sangue (per età e per requisiti di salute), solo 1.300.000 sono donatori di sangue.
      Ogni anno in tutto il territorio nazionale si registra una perdita di circa il 10% dei donatori periodici, per raggiunti limiti d’età, per malattie intercorrenti, per trasferimenti all'estero, e per altri mille motivi.
      La prima necessità è il ricambio di questi abbandoni con nuove adesioni alla donazione periodica, ricambio che si riscontra sempre più difficoltoso.
      Infatti li gruppo degli “anziani” che annualmente devono rinunciare alla donazione è significativamente più numeroso delle nuove giovani leve che possono adottare la pratica della donazione.
      Occorre quindi impostare già da oggi una cultura del dovere sociale irrinunciabile di ciascuno per garantire con la trasfusione la cura a tutti i cittadini.
      AVIS dona salute anche al donatore.
      Con  la donazione di sangue si pone in atto, verso se stessi, una  puntuale e periodica pratica di prevenzione della salute. Non si ricorre a controlli medici quando sono evidenti i sintomi di qualche malattia, bensì periodicamente in occasione della donazione quando non ci sono  sospetti e non si evidenziano segni di eventuali malattie.
      I donatori di sangue sono, tra i cittadini, coloro a cui viene offerta gratuitamente una diagnosi precoce ed un eventuale trattamento tempestivo ed efficace della malattia.
       
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